|

Saggi

Logos e Techne, a cura di Marco Ferrari, Mimesis 2018

La tecnologia oggi, in virtù della sua efficacia, sembra realizzare il prometeico desiderio di superare gli antichi vincoli naturali, attraversando e oltrepassando gli stessi limiti di spazio e di tempo dell’era pre-tecnologica. Le stesse parole “innovazione” e “progresso” sono per lo più usate e immediatamente tradotte nel senso di innovazione tecnologica. Ma che cos’è dunque la tecnologia? Qual è la sua origine storica? Quale il suo statuto concettuale? Che rilevanza assume nei nostri modi di vivere e di pensarci? Che potenza esprime verso la natura e la vita degli esseri viventi? Che rapporti intercorrono tra sapere e saper fare, tra cultura e tecnica? E che rapporto c’è tra filosofia e techne?

Mettere in questione la tecnica e la tecnologia, strappando la prima alle ovvietà del suo utilizzo, è un’occasione per poter tornare a guardare il mistero da cui provengono le cose che abbiamo intorno e riguadagnare, dall’interno dell’epoca della tecnica, una posizione pienamente umana, ovvero libera e razionale, per affrontare il presente.

l problema della giustizia, a cura di Marco Ferrari, Mimesis 2017

Nella storia umana il problema della giustizia occupa un posto centrale, tanto nella di- mensione dell’agire quanto in quella del sapere. Il problema della giustizia presenta infatti almeno tre aspetti irriducibili: da un lato vi è la questione delle modalità di costituzione delle società umane e dei rapporti tra individui, comunità e istituzioni; dall’altro vi è l’esigenza di una approfondita riflessione metafisica, giuridica e teologica sulla natura della giustizia e del bene. Tale riflessione, a partire da Socrate, Platone e Aristotele e dall’influsso delle religioni monoteiste, non ha più lasciato il terreno della ricerca e del dibattitto filosofico. Vi è poi un terzo aspetto: il tema della giustizia si lega anche, in qualche misura, alla questione della conoscenza del senso delle cose e delle vicende umane, cioè al vissuto in prima persona, che si manifesta spesso attraverso il senso di giustizia e di ingiustizia avvertito e ricono- sciuto in prima persona. 
Il presente volume ha lo scopo di rimettere al centro dell’interesse di docenti e studenti il tema della giustizia, ripercorrendone alcuni snodi fondamentali negli elementi teoretici e nella riflessione filosofica occidentale.

Libertà va cercando. Percorsi di filosofia medievale, a cura di Marco Ferrari, Mimesis 2016

I contributi qui raccolti mirano, attraverso l’analisi di alcuni autori e passaggi salienti, a offrire uno spaccato per quanto possibile complessivo e fedele del pensiero medievale: dalla riflessione dei padri fino a quella della tarda scolastica. La questione della natura della libertà è presentata attraverso la ricostruzione del pensiero di Agostino di Ippona (Giovanni Catapano), Anselmo d’Aosta (Armando Bisogno), Alberto Magno (Andrea Colli), Goffredo di Fontaines ed Enrico di Gand (Guido Alliney) e Guglielmo d’Ockham (Alessandro Ghisalberti).
 
Il frammento della celebre terzina di Dante scelto come titolo del volume, “Libertà va cercando” (“Or ti piaccia gradir la sua venuta: / libertà va cercando, ch’è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta”, Purgatorio, I, 70-72), riassume la tensione che innerva tutto il volume. Queste pagine si offrono come un agile strumento di conoscenza e approfondimento della importante questione della libertà come è stata trattata in alcuni autori medievali, affinché essa possa ritrovare la centralità che le compete nella didattica, senza complessi di inferiorità rispetto agli autori del pensiero classico, moderno o contemporaneo. 

Soggetto e realtà nella filosofia contemporanea. Cinque lezioni, a cura di Marco FerrariGian Paolo Terravecchia, Itaca 2014

Il Novecento è un secolo complesso: lo si può leggere come un’epoca di crisi, travagliato dal nichilismo, dal relativismo e dallo scetticismo disincantato, ma lo si può cogliere anche come un’epoca di grandi promes­se, come un tempo in cui si aprono nuove prospettive e si affermano grandi personalità. Il volume esamina le questioni più drammatiche, come il nichilismo (C. Esposito), ma anche esplora i contributi più originali, come l’istanza fenomenologica (C. Di Martino) e il contributo pragmatista (G. Maddalena), senza trascurare i progressi dell’epistemologia (G. Formica).

Tra i protagonisti del Novecento, il volume si sofferma su una figura di solito non molto studiata, Pavel Florenskij (L. Žak): si tratta di una scelta che, tra l’altro, intende mostrare che nel XX secolo spesso capita che anche le piste meno battute si rivelino presto di grande valore e fascino. Il testo si propone come un utile strumento per chiunque intenda entrare nell’affascinante complessità del Novecento filosofico.